Ciao,
oggi con questa mail voglio darti un assaggio di quello che scoprirai durante il prossimo evento in programma che condurrò per aiutarti a liberarti dalla plastica e al tempo stesso bere acqua fresca come appena sgorgata in montagna.

Parliamo di depuratori per uso domestico.
Ricordo benissimo quella volta che mia madre ha deciso di comprare la caraffa filtrante perché in giro spopolava la notizia che l’acqua del rubinetto non era poi così sicura.
Facendo filtrare l’acqua attraverso quella strana brocca, mia madre si sentiva più sicura ed era certa di aver protetto tutta la famiglia.
Purtroppo, ciò che ho scoperto negli ultimi anni ha stravolto totalmente questa convinzione, oltre ad avermi fatto aprire gli occhi su tutti gli altri depuratori che molte mamme e papà si mettono in casa pensando di proteggere i loro piccoli.
La realtà è invece è che questi oggetti potrebbero inquinare l’acqua che bevi.
Lascia che ti mostri quali pericoli corri utilizzando uno dei vari depuratori presenti in commercio.
La Caraffa filtrante: attenzione alla cartuccia.
La cartuccia, cuore della caraffa filtrante, utilizza dei filtri a carbone attivo per trattenere il cloro in eccesso e rimuovere il sapore cattivo dell’acqua di rubinetto.
Anche se l’investimento iniziale potrebbe sembrare basso, i costi lievitano di mese in mese.
Questo perché i filtri vanno cambiati dopo massimo 4 settimane, e credimi, è meglio non sgarrare.
Non si tratta di una tempistica dettata dai rivenditori per costringerti ad acquistare più spesso cartucce di ricambio.
Il problema è di tipo igienico.
I carboni attivi si trasformano infatti in un terreno molto fertile per batteri, germi e alghe. Per questo motivo vanno sostituite dopo poche settimane.
Il rischio è di bere una bomba batteriologica.
Insomma, non risolve al 100% il problema dei batteri nell’acqua del rubinetto. Anzi lo incrementa.
Altra soluzione che diverse mamme hanno provato è questa:
L’osmosi inversa… e quell’acqua che non idrata.
Questi depuratori sfruttano il passaggio dell’acqua e delle sostanze attraverso una membrana semipermeabile che separa alcuni componenti dalla parte liquida.
Così facendo, però, non elimina soltanto le sostanze tossiche, ma anche i sali minerali.
Di conseguenza avrai un’acqua “più leggera”, ma priva di elementi come calcio e magnesio, sostanze molto utili all’organismo.
Questi depuratori nascono per rimuovere il contenuto di Sali dall’acqua marina e renderla potabile per quelle zone senza sorgenti naturali.
Se li utilizzi per l’acqua di casa, che sicuramente non è salata come quella di mare, ottieni acqua demineralizzata. Cioè quella che si usa nei ferri da stiro.
Puoi approfondire i rischi legati al bere un’acqua desalinizzata, all’evento che ho preparato e di cui ti parlerò a fine mail.
L’acqua dolce senza sali minerali?
Esistono poi questi fantastici strumenti chiamati addolcitori.
Un addolcitore a scambio ionico riduce la durezza dell’acqua, grazie all’impiego di resine che eliminano i sali di calcio e magnesio.
Il calcio, in particolare, è ritenuto responsabile della formazione di calcare, perciò lo scopo è quello di ridurre la sua concentrazione nell’acqua per proteggere le tubature.
Ma chi ha detto che il calcio non sia indispensabile al nostro corpo?
La totale eliminazione dei sali, da una sostanza nutritiva importante come l’acqua, rischia di privarci di elementi utili al corretto svolgimento delle funzioni fisiologiche.
Tutto il tuo scheletro è formato da calcio. E infatti la carenza di calcio nel corpo umano porta proprio all’osteoporosi.
Microfiltri: il depuratore che non sempre depura
Ecco un altro depuratore che lavora grazie a dei filtri pieni di piccoli buchi, che trattengono le particelle a seconda della densità filtrante variabile dei fori stessi.
L’aspetto positivo è che l’acqua in questo modo riesce conservare ancora i suoi sali essenziali.
Il problema è che i fori non sempre riescono a trattenere i batteri contaminanti.
Quindi il rischio è di ottenere un’acqua di rubinetto “schiarita”, ma non depurata.
In questi casi, meglio scegliere i filtri a carboni attivi per ottenere un’acqua priva di cloro e sostanze inquinanti.
Attenzione però alla manutenzione (ogni 6-12 mesi circa)!
Ecco perché è necessario fare estrema attenzione quando si decide di fare un investimento del genere.
Devi ponderare i pro e i contro, ma soprattutto fidarti delle esperienze più valide, senza lasciarsi abbagliare dalla pubblicità e dalle promesse non vere.
Durante l’evento, approfondiremo i seguenti argomenti:
Perché dovresti proprio smettere di bere acqua prodotta dalle multinazionali.
Come riconoscere e non cadere vittima delle bufale dell’acqua depurata.
Come scegliere il depuratore più adatto alle esigenze della tua famiglia.
E in più, come personale ringraziamento per la tua partecipazione all’evento, riserverò un buono sconto fino a 500 euro per la tua prossima vacanza.
Esatto, fino a 500 euro di sconto per la tua prossima vacanza, senza nessun obbligo di acquisto di prodotti o servizi, o clausole in piccolo.
Ti basterà presenziare all’evento, e scoprire come gustare il sapore dell'acqua di sorgente, fresca e pura dal rubinetto di casa tua.
Perché questo regalo?
Siamo amanti dei viaggi, e siamo preoccupati dal dilagare della plastica che sta ricoprendo i nostri paradisi.
Prenota il tuo posto in prima fila all’evento e ti prometto che scoprirai come azzerare l’uso delle bottiglie di plastica, senza dover rinunciare alla bontà dell’acqua e continuando ad aiutare il pianeta a essere il posto sano e meraviglioso dove hanno vissuto i nostri nonni.
Ti assicuro che in fondo non è così difficile, se sai come farlo.
Attenzione però, l'evento è accessibile solo su invito.
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