Ciao,
Oggi voglio raccontarti la storia di Hila Landesman, studentessa all’Università di Boston.
Una storia che mostra la buffa verità dietro alle differenze tra acque minerali in bottiglia e quella che sgorga libera dal tuo rubinetto.
Hila un giorno decide di appendere un cartello su un distributore d’acqua dell’Università, con scritto: "Anche questa è acqua in bottiglia!".

Qualcuno lo strappa di nascosto.
La silenziosa guerra dell'acqua stava iniziando a Boston.
Hila sosteneva "Siamo il dipartimento ambientale, ma abbiamo questo grande contenitore d’acqua in bottiglia piazzato lì. Le bottiglie di plastica sono fatte di petrolio, spedite su lunghe distanze e, se non vengono riciclate, impiegano anni per decomporsi”.
Il suo obiettivo era molto chiaro: boicottare quei distributori!
È così che, insieme al suo professore di geografia, decidono di organizzare un test del gusto per provare come tra l'acqua in bottiglia e l'acqua del rubinetto non ci sia alcuna apprezzabile differenza.
Prima dell'evento, Hila raccoglie campioni d’acqua di rubinetto e acqua in bottiglia, facendo identificare da un laboratorio i livelli di minerali - come calcio, magnesio, rame e piombo - in ciascuno di essi.
L’evento è molto atteso.
Il giorno del test, più di un centinaio di ragazzi si affolla nella sala studenti del dipartimento, davanti a un tavolo con centinaia di bicchierini.
Queste sono divise su due tavoli: su un tavolo sono poggiati bicchieri che contengono solo acqua del rubinetto, nell'altro solo acqua in bottiglia.
Tutti gli studenti partecipano.
E bicchiere dopo bicchiere, iniziano a compilare un foglio, su cui scrivono segnalando quale sia il sapore che preferiscono, e quali tazze, secondo loro, contenessero acqua presa dal rubinetto.
Vuoi sapere cosa è emerso da quest’esperimento?
Dei 67 studenti che hanno eseguito il test, solo una ventina di ragazzi ha identificato correttamente i campioni di acqua di rubinetto.
Un’altra ventina ha pensato che fosse identica all’acqua in bottiglia, e i rimanenti partecipanti non sono stati in grado di riconoscere la differenza.
I test dell'acqua hanno rivelato che entrambi i campioni erano sicuri da bere, secondo gli standard dell'Agenzia per la protezione ambientale e della Food and Drug Administration.
Il Vermont Pure – l’acqua in bottiglia – conteneva livelli più elevati di magnesio e calcio, mentre l'acqua del rubinetto aveva livelli più elevati di fosforo, piombo e rame.
Cosa voglio dirti con questa storia?
Ognuno di noi ha la percezione del gusto diversa dall’altro.
È vero che in tutta Italia ci sono delle acque che hanno un sapore più calcareo rispetto ad altre, specialmente a seconda della zona dove ci si trova.
Capita anche che, a seconda delle giornate, il gusto dell’acqua di rubinetto non sia molto gradevole.
Ma è proprio vero che la differenza si percepisce a tal punto da voler bere solo acqua in bottiglia, pur consapevoli delle catastrofi che questa produce?
Si sprecano i test scientifici e psicologici che mostrano quanto ci facciamo influenzare dalla pubblicità.
Se in tv dicono che l’acqua di una certa marca ha un sapore più buono, inconsciamente ti convinci di questo.
Dall’immagine di un torrente in alta montagna alla purezza di una fonte, spesso il rimando alla natura è immediato.
Il problema è che, a volte, queste acque subiscono tutta una serie di lavorazioni, per separare elementi come il ferro, l’arsenico e lo zolfo, e non sempre vengono imbottigliate alla fonte.
Una volta sottoposte al contatto diretto con la plastica, subiscono poi il trasporto, lo stoccaggio e il deposito, tutti passaggi che – come conseguenza degli sbalzi termici – possono causare il rilascio di sostanze tossiche per il nostro organismo (come ti ho raccontato nell’ultima mail che ti ho inviato)
È davvero difficile ritrovare il gusto naturale dell’acqua di montagna in un’acqua fatta ristagnare per settimane o mesi all’interno di un contenitore di plastica, dopo averla stoccata per mesi in magazzini polverosi o su camion esposti al calore e alla luce del sole.
È anche vero che dell’acqua del sindaco, così come esce dal rubinetto, non ci si può fidare più di tanto.
Tra batteri e sostanze chimiche, anche in questo caso non puoi stare tranquillo per la tua salute.
Può essere pura e controllata quanto vogliono, alla fonte. Ma per arrivare dalla cisterna dell’acquedotto a casa tua, dovrà passare attraverso chilometri di tubi.
E solo il Signore può sapere quando siano state controllate quelle tubature.
Possono assicurarti che non abbiano perdite o infiltrazioni?
In alcune città, poi, i tubi della rete idrica passano subito sotto i tubi della rete fognaria, anziché sopra!
Basta che in un tratto entrambi i tubi siano difettosi, per bere acqua che pura non è.
Quindi, se non puoi fidarti dell’acqua in bottiglia, e non puoi essere certo dell’acqua che esce dal tuo rubinetto, quale acqua puoi bere in sicurezza?
Può sembrare un problema senza soluzione, ma non è così.
Esiste una strada che puoi seguire per rinunciare all’uso della plastica senza per questo bere acqua che sa di cloro o di ferro, o dal colore giallastro.
Se vuoi conoscere la soluzione che ho trovato io e come riesco a bere sempre acqua fresca e viva come quella di montagna, ti invito a iscriverti all’evento che ho preparato, e a cui si può accedere solo su invito.
Durante l’evento, approfondiremo i seguenti argomenti:
Perché dovresti proprio smettere di bere acqua prodotta dalle multinazionali.
Come riconoscere e non cadere vittima delle bufale dell’acqua depurata.
Come scegliere il depuratore più adatto alle esigenze della tua famiglia.
E in più, come personale ringraziamento per la tua partecipazione all’evento, riserverò un buono sconto fino a 500 euro per la tua prossima vacanza.
Esatto, fino a 500 euro di sconto per la tua prossima vacanza, senza nessun obbligo di acquisto di prodotti o servizi, o clausole in piccolo.
Ti basterà presenziare all’evento, e scoprire come gustare il sapore dell'acqua di sorgente, fresca e pura dal rubinetto di casa tua.
Perché questo regalo?
Siamo amanti dei viaggi, e siamo preoccupati dal dilagare della plastica che sta ricoprendo i nostri paradisi.
Prenota il tuo posto in prima fila all’evento e ti prometto che scoprirai come azzerare l’uso delle bottiglie di plastica, senza dover rinunciare alla bontà dell’acqua e continuando ad aiutare il pianeta a essere il posto sano e meraviglioso dove hanno vissuto i nostri nonni.
Ti assicuro che in fondo non è così difficile, se sai come farlo.
Attenzione però, l'evento è accessibile solo su invito.
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